Lo so che il momento è ancora delicato. Donna è mancata da poco e il vuoto che ha lasciato è incolmabile... Volevo solo buttare sul tavolo una proposta: possibile, Seb, che, visto anche il momento "caldo" della scomparsa di Donna, non ci sia neanche un editore interessato alla traduzione e alla pubblicazione della sua biografia, cioè "Ordinary Girl"? E' un libro molto carino e pieno di punti di vista molto personali e interessanti della nostra cantante. Ci sono in commercio migliaia di libri su cantantucoli e gruppi musicali che non sono certo al livello di Donna Summer... e su di lei non c'è neanche una pubblicazione? Mi sembra una bella vergogna...
Nel mio intervento precedente scrissi che era vergognoso che non esistesse una pubblicazione tradotta in italiano su Donna Summer. Ci ho pensato un po' su e ora vorrei spendere due parole in merito alle due biografie da me acquistate e lette: "Ordinary Girl" e "Her life and music". Non ho letto ancora quella di Nik A Ramli "The Thrill goes on". Premetto, I fatti privati di una persona, indipendentemente dallappartenere allo star system oppure no, rimangono i suoi fatti privati. Ciò che, però, a noi fans interessa veramente, non è tanto conoscere cose intime. Principalmente ci interessa la veridicità di alcune "leggende metropolitane" legate alla carriera del nostro idolo. Nelle due pubblicazioni sopra citate, quella di J.Howard altro non è che un mero elenco di articoli apparsi su varie riviste e giornali, che nulla aggiunge, quindi, a fatti che, in parte, noi fedelissimi di Donna conoscevamo già. D'altro canto, lautobiografia di Donna sembra un libro di favole, ripulito di tutto quello che possa nuocere anche minimamente allimmagine immacolata che lei assolutamente voleva dare di sé. Inoltre, coloro i quali hanno letto Her Life and Music, si saranno senzaltro accorti di quanto approssimative siano alcune date riportate e quanto poco approfonditi i fatti riportati. Senza parlare dei commenti di Howard che, a volte, sfiorano il surreale, per non dire la stupidità più assoluta.
Ecco i fatti che, secondo me, meriterebbero un riscontro effettivo.
Linfanzia, ladolescenza e la prima gioventù di Donna in America. Di questo periodo mancano le testimonianze degli amici, dei familiari, dei compagni di scuola. Che tipo era veramente La Donna Adrian Gaines? Era brava a scuola? Era unamica leale o era antipatica? Era veramente bella o era banale? Era generosa? Pensava più al sesso o allamore? Si drogava? Come si comportava in famiglia? Era assidua frequentatrice della parrocchia davvero come si vuol far credere? Come fu scoperto il suo talento veramente? Fece audizioni? Dove? Con chi? Come? Quando? Come visse la decisione di trasferirsi in Europa? Che cosa abbandonò in America? Un fidanzato? In unintervista a Penthouse Donna raccontava di aver avuto una storia giovanile con un ragazzo rivelatosi omosessuale era vero? Sempre in questa intervista parlava di donne attratte da lei. In che modo questo poteva essere accaduto? In che contesto?
Il periodo tedesco di Donna. Donna visse sette anni in Germania. Cavoli! Come furono gli inizi? Veniva discriminata per il colore della sua pelle? Erano i primi anni 70. Una parte della popolazione che aveva 20-30 anni nel periodo nazista si trovava ad avere circa 50-60 anni negli anni 70. I nati nel periodo nazista avevano circa 30-35 anni. Cosa ne pensava questa fetta di popolazione del fatto che gente di colore avesse successo in Germania? Come erano i suoi rapporti con la gioventù di Monaco di Baviera? Come si divertiva Donna nel tempo libero? In che quartiere abitava? Che vita quotidiana conduceva?
Lo stardom in America. Comerano le sedute in studio di registrazione? Ai Musicland Studios Donna senz'altro aveva conosciuto centinaia di artisti famosi e non. Cosa pensavano di lei questi artisti? Mancano del tutto le testimonianze delle persone che lavorarono con lei in studio di registrazione: i musicisti, le coriste, i turnisti. Come si svolse veramente nei dettagli la registrazione di Love To Love You Baby? Che rapporti cerano veramente tra lei e Giorgio Moroder? E con Neil Bogart? Era alla fine Donna Summer una grande lavoratrice o una grande arrampicatrice? È vero che fosse una depressa cronica come qualcuno ha raccontato?
La controversia gay. Molto oscuro questo passaggio nella vita di Donna. Forse non si saprà mai cosa sia accaduto veramente. Resta il fatto che Donna "qualcosa" ha detto nei confronti dei gay o, meglio, contro i gay. Ma cosa esattamente? Possibile che nessuno lo sappia veramente? Esistono affermazioni e controaffermazioni. Cause intentate da Donna e poi ritirate. Che strano tutto ciò...
Il declino. In un divertentissimo intervento trovato su internet ho letto che Donna interpretò agli inizi il ruolo di bad girl (addolcisco il termine) per poi diventare una specie di santa, rinnegando per anni quella parte della sua carriera. Sarebbe interessante veramente capire come psicologicamente lei abbia attraversato tutto questo e come sia rimasta integra da un punto di vista psichiatrico
Loblio. Innegabile che Donna, per le ultime generazioni, sia rimasta solo unartista del passato. Inutili ed effimeri i suoi tentativi di tornare in voga, nonostante le lodi della critica. Perché non si è ritirata? Troppa avidità? Brama di successo? Vero amore per l'arte?
Sia ben chiaro che io ho amato ed amo tantissimo Donna Summer. Artisticamente. Per me rimane una grandissima cantante. Alcune cose da lei fatte mi piacciono di più altre meno. Conoscere i fatti della sua vita un po più a fondo forse servirebbe a rivalutarla o a considerarla, per chi non la conosce o la conosce poco. Quello che insospettisce è perché lei abbia voluto dare alle stampe unautobiografia così candida e immacolata è stato forse un tentativo per riparare a qualche grave mancanza o colpa? Del tipo sì ho sbagliato e peccato molto, però non vi dico in cosa e quando. Ho fatto tutto in buona fede quindi mi assolvo da sola e fatelo anche voi che leggerete il mio libro? Forse sarebbe stato un gesto di stile non raccontare proprio nulla e lasciare un totale ed affascinante alone di mistero.
I punti sopra elencati sono, secondo me, trattati molto allacqua di rose in entrambe le biografie, se non addirittura tralasciati del tutto. In ogni caso manca una sicura attendibilità.
Quindi, il mio giudizio finale su di esse non è più così benevolo. Dalla loro lettura non si sa e non si capisce chi fosse veramente Donna Summer in her life. Ci rimane, però, sempre her music. Forse questo è quel che conta.
1) Donna a scuola se la cavava grazie alla sua intelligenza, ma non era una studentessa modello. Non amava particolarmente studiare.
2) In Europa si trovava meravigliosamente bene. Si sentiva speciale e rara, anche grazie al fatto che all'epoca ragazze di colore non ce n'erano molte (parole sue).
3) Ho avuto modo di contattare diversi musicisti che hanno suonato negli album classici di Donna, e tutti mi hanno detto che non si trovavano in sala di registrazione insieme a lei. L'ammiravano tanto, ma praticamente nemmeno si conoscevano. Alcuni l'hanno conosciuta anni dopo...
4) Alcuni - e sottolineo alcuni - gay maschi sono tra gli individui più suscettibili e mentalmente chiusi del mondo. Desiderano essere accettati e rispettati incondizionatamente per quello che sono, ma non mostrano altrettanto rispetto o accettazione per i punti di vista differenti dai loro (soprattutto se riguardano l'ambito religioso). Anche se Donna mosse qualche critica, è fuor di dubbio che è stata fraintesa, o che qualche parola è stata male interpretata e citata fuori dal contesto originale - qualunque esso fosse... Quello che importa è che Donna ha sempre negato di aver anche soltanto PENSATO ciò di cui è stata incolpata. Come può essere omofoba una persona che si circonda di amici intimi e collaboratori gay? A me le parole di Donna che ho voluto inserire in coda alla pagina PEOPLE TALK bastano e avanzano. Continuare a parlare di questa storia mi sembra assurdo e profondamente ingiusto.
5) Donna ha dichiarato innumerevoli volte di non essere mai stata a suo agio con l'immagine della "bomba del sesso", e il disagio che la portò a riabbracciare la fede nel '79 nacque sicuramente anche da questo...
6) Un vero artista non si "ritira" mai. Essere artisti (veri) è un'esigenza, una spinta interiore, non un calcolo. Per me Donna era la quintessenza del cantante vero. Quello che pensano gli altri non mi importa (più).
Con un titolo quale "Ordinary Girl" cosa ci si poteva aspettare? Comprendo il "disappunto" di Paul. Anch'io forse mi sarei aspettato di più ma immagino che l'intento di Donna fosse altro. Questo libro è una specie di "commedia" e ne segue tutti i canoni: dal peccato velatamente esplicitato alla salvezza grazie all'intervento divino. Forse noi fans avremmo voluto addentrarci di più nella notizia ma tutto ciò sarebbe stato incomprensibile per un pubblico più ampio. Molte volte mi sono interrogato anch'io sull'episodio cruciale che ha cambiato non solo la carriera ma anche la sua vita. Come dice Seb, sicuramente qualcosa avrà detto. Ma credo anche che in quel periodo Donna fosse in uno stato di trance fanatico-religioso, per cui non mi meraviglia se il cosidetto "rumor" fosse vero. Ho conosciuto diverse persone che all'improvviso graziate dalla luce di Dio hanno fatto affermazioni da far accapponare la pelle. Per molti gay l'icona Donna Summer stava invertendo la propria rotta verso una vita palesemente tradizionale e conformista. Purtroppo i fatti parlano chiaro: più il personaggio è bizzarro più fa parlare di sè, più vende dischi. Ricordo un'intervista di Giorgio Moroder dove affermò che all'improvviso lei voleva solo cantare di Dio. E ricordo un concerto di Gloria Gaynor sempre in quegli anni quando apertamente disse che non avrebbe mai più cantato le sue vecchie canzoni perchè non in linea con la sua fede ritrovata. Queste scelte a livello di successo si pagano. Il pubblico improvvisamente si sente tradito. Se tu vai ad un concerto non vuoi sentire il sermone. Quello eventualmente lo vai ad ascoltare in chiesa. Sei lì per ascoltare le canzoni che ti hanno emozionato, che ti hanno fatto amare quel personaggio. Donna negli ultimi tempi aveva compreso che doveva riconciliarsi sia col suo passato sia col suo pubblico. Peccato che tutto questo sia arrivato a pochissimi anni di distanza dalla sua morte. E' quasi una beffa del destino! Sono più che sicuro che se così non fosse stato... sarebbe arrivata una nuova Estate.