La regina della disco music torna dopo 17 anni con "Crayons", un album in cui racconta il suo tormentato rapporto con la celebrità
Donna Summer
"Sono sparita per non vendere me stessa"
Repubblica del 30 aprile 2008
Smerciava musica come altre vendono sesso. A un certo punto si sentì come se stesse mettendo in liquidazione se stessa. 130 milioni di dischi e 5 Grammy non bastarono a darle la certezza che essere la regina della disco music fosse una soluzione onorevole per un' artista che aveva sognato di diventare la nuova Mahalia Jackson. Così Donna Summer, la diva più seducente della dance, si isolò dal mondo, accarezzando l' idea del suicidio. «Fattore di rischio: depressione», scrissero i discografici nei loro dossier. Lei scomparve dalla circolazione, e il caso fu archiviato. La Summer ritorna in scena quest' anno, a 60 anni (da compiere il prossimo 31 dicembre), dopo 17 di assenza, con un album intitolato Crayons, nei negozi dal 6 giugno. Felicemente sposata a Bruce Sudano, suo fedele collaboratore, dal quale ha avuto due figlie, Donna è nonna di tre nipotini e vive a Nashville. «Non ho mai smesso del tutto di cantare. Un concerto qui, un' apparizione là, una serata di beneficenza. Ma avevo chiuso con l' idea della carriera, con l' ossessione delle classifiche, gli aspetti più logoranti del nostro mestiere. Avevo completamente perso il gusto di fare musica», racconta. «Se ho deciso di tornare, è perché ero stufa di cantare le solite cose, avevo bisogno di nuove canzoni, per non continuare tutta la vita a fare Love to love you baby». Già, la sua croce e la sua delizia, l' inizio di quella sorta di mercimonio tra lei e la musica. «Io non volevo cantarla. Perché lo feci? Mi costrinsero», protesta. «Avevo scritto una melodia senza parole, poi Giorgio Moroder e Pete Bellotte cominciarono a suggerirmi delle frasi sexy da infilarci dentro. Alla fine mi arresi, dissi che avrei fatto un demo, cominciai a sospirare, imitando la voce sexy di Marilyn Monroe, almeno quelle erano le mie intenzioni. Moroder esclamò: "è perfetta, perfetta così". Pensai fosse impazzito, non avrei mai potuto dare in pasto al pubblico quella... cosa». Una canzone di 17 minuti che rimase incastonata nel cuore degli anni Settanta e diventò un inno da discoteca. «Venti orgasmi uno dopo l' altro», scrisse il Time. In realtà era solo Je t' aime moi non plus con la febbre del sabato sera. «Io vengo da una famiglia religiosa. Mio padre e mia madre ci rimasero male», ricorda l' artista. «Anch' io ci ho messo un po' per metabolizzare il fatto che anche Love to love you baby ha il suo posto nella storia del pop. Era la cosiddetta disco era, un' epoca pazza in cui il ballo diventò l' elemento aggregante di un immenso popolo della notte che reclamava il proprio diritto allo stordimento e alla futilità». Una sola canzone bastò a farla prigioniera di un cliché da cui ancora stenta a liberarsi. Anche Bad girls, il doppio album che nel 1979 le regalò un immenso successo presso un pubblico più esigente (Hot stuff vinse il Grammy come miglior interpretazione rock), ripeteva l' eterna storia di Lili Marlene, e per l' occasione Donna fu fotografata per la copertina sotto l' inevitabile lampione. Un trionfo. «Mi trovai al centro di un fenomeno, senza averlo desiderato né immaginato. Cominciai a sentirmi vuota, sperduta. Sono una regina? Ok, e quale sarà il prossimo passo? Lì capii che il successo non è un punto d' arrivo, ma solo una fermata. Poi bisogna andare avanti, verso un capolinea che nessuno sa dov' è. Se la mia vita fosse rimasta appesa alla celebrità, oggi sarei una donna molto, molto depressa. Il nostro lavoro non è stato inventato per far star bene gli artisti, ma per far felice il pubblico, che di noi se ne infischia». E per ribadire la sua parziale estraneità al fenomeno che ha generato, in Be myself again canta: Lasciate che mi presenti, sono una donna che non avete mai visto. Forse mi ricordate da un' altra epoca, ma ero una che non sono mai stata. Intanto i Sudano continuano a vivere allegramente di show business. Bruce ha anche lui un disco in uscita, la figlia Brooklyn è un' attrice affermata e Amanda sta preparando un album con il duo Johnnyswim. «Può ascoltarla su myspace.com», dice fiera sua madre. «I giovani si stanno riprendendo la musica, la vendono su internet, trovano in rete i propri spazi e i propri fan. Noi eravamo condannati al piccolo club, molti talenti sono rimasti confinati nel quartiere. Io a otto anni avevo già deciso: farò la cantante. Nell' attesa, mi esercitavo in chiesa, ascoltando i dischi di Mahalia Jackson, della Streisand (con la quale nel 1979 cantò No more tears, ndr), della Callas». Per trovare un' opportunità, dovette volare in Europa (in Austria sposò l' attore Helmuth Sommer, dal quale ebbe la figlia Mimi. Dopo il divorzio, LaDonna Adrian Gaines decise di adottare il nome d' arte di Donna Summer). «Lì scoprii la magia del teatro. Lavorai con la Vienna Folk Opera e a Monaco feci parte del cast di Hair e di molti altri musical. Una palestra indispensabile». Dice che in questi anni non ha mai smesso di ascoltare musica. I suoi preferiti sono Bocelli («La sua voce mi fa sentire in pace»), Amy Winehouse, John Mayer, Madonna, Beyoncé e Rihanna. «Non ho paura d' invecchiare», dice. «La foto di copertina è solo un miracolo del computer. A star lontana dai riflettori ho imparato a non temere le rughe. L' idea del botox non mi sfiora. Non mi dica che anche l' Italia è preda di questa mania. Guardi Sophia Loren, è più bella adesso di allora». Sorprendentemente, la Summer non crede che Barack Obama sia il candidato ideale per la Casa Bianca. «Non ho idea per chi votare. Abbiamo bisogno di un uomo pronto a contrapporre il bene del paese agli interessi personali. Sfortunatamente le persone che hanno governato finora sono state più interessate a programmare il loro futuro di ex presidenti che gli affari di Stato. Deciderò all' ultimo. Dipendesse da me, insedierei un presidente democratico e un vicepresidente repubblicano, perché quel che è sempre mancata, negli Usa, è una vera opposizione».
Interessante lo è sicuramente. Anche in chiave promozionale, ovviamente.
Solo che ho notato qualche incongruenza con quanto sapevamo finora. Non era stata lei ad aver scritto le liriche per Love to Love su di una base preparata da Moroder? In definitiva, non era stata sua l'idea di un brano sexy, anche se da far cantare a qualcun'altro? Ho il sospetto che la verità su certe cose non le sapremo mai...
Comunque, ripeto, ottima mossa!
P.S.: grazie mille Sebastiano, sei davvero un tesoro!
dell'intervistata? a me pare più che altro un articolo spacciato per intervista
Hai ragione bisogna leggere fra le righe, raga !!! Il nuovo e' che: chi se ne frega del botulino, chi se ne frega delle vendite se sono frutto di compromesso, chi se ne frega di essere la number 1 se non è la voglia di fare musica libera a vincere ! Chiaramente non sono le parole dirette di Donna !Love to Love You Baby la sta riproponendo in tutti i suoi concerti ! E di materiale nuovo non ne ha bisogno ! Ne ha abbastanza per Lei, Bruce Sudano, per le sue figlie e le sue nipoti ! Ma la durezza e la velocità con cui avrebbe risposto serve a renderla lucida e presente nell'epoca after 9/11 ! In questi tempi di consumo violento e feroce non c'è spazio per la nostalgia, tutto deve essere HEAVY! Donna non vuole o non deve ispirare tenerezza, Donna deve essere potente come energia allo stato puro ! Intellettualmente soprattutto. E poi se non le sparasse ora, a 60 anni, quando potrebbe farlo, un po' di follia senile alla Picasso fa tremendamente artista ! Farò cosi' anchio ! A me è piaciuto, anche se si comprende perfettamente che e' frutto di un ufficio stampa.
In effetti anch'io ho avuto la sensazione di trovarmi di fronte ad un'intervista "puzzle", realizzata mettendo insieme tasselli di varia provenienza. Poi ci sono alcuni passaggi che sembrano tradotti male. Ad esempio non é proprio possibile che Donna si sia espressa in quei termini riguardo alla genesi di LOVE TO LOVE. Il fatto é che Donna usa l'espressione "I wrote the song" per dire che ha scritto il testo, ma qualcuno può travisarne il senso e pensare che si riferisca alla musica. Il netto "taglio" anti-disco music, infine, viene sicuramente dalla vecchia conoscenza che ha firmato l'articolo (Giuseppe "Peppe" Videtti). E qui preferisco tacere.
E qui ti volevo....Ma ti ricordi il suo articolo sull'Arethona???che apriva la bocca lei e lasciava tutte le altre nel loro regno dorato della disco music.....Povero Videtti.... gli toccherà ascoltare tutto il disco di Donna e dovrà anche ammettere che gli piace..ahahahah ciao Seb-master-mr.music......I love music!!!
E qui ti volevo....Ma ti ricordi il suo articolo sull'Arethona???che apriva la bocca lei e lasciava tutte le altre nel loro regno dorato della disco music.....Povero Videtti.... gli toccherà ascoltare tutto il disco di Donna e dovrà anche ammettere che gli piace..ahahahah ciao Seb-master-mr.music......I love music!!!
Beppe Videtti e' un intellettuale della musica, fidatevi! Se ha deciso di sdoganare Donna da Star della Dance a Vera Artista, forse puo' essere il momento giusto. Non c'e' lo raccontiamo tra noi pochi eletti che la conosciamo bene, ma lo ha raccontato (per ora l'unico) a più di un milione di lettori ! Qualcosa e' cambiato ! E anche se vi irritero' dico : uno, dieci, cento Videtti ! Più se ne parla, meglio e'. SARA' LA MUSICA A MUOVERE !
La regina della disco music torna dopo 17 anni con "Crayons", un album in cui racconta il suo tormentato rapporto con la celebrità
Donna Summer
"Sono sparita per non vendere me stessa"
Repubblica del 30 aprile 2008
Smerciava musica come altre vendono sesso. A un certo punto si sentì come se stesse mettendo in liquidazione se stessa. 130 milioni di dischi e 5 Grammy non bastarono a darle la certezza che essere la regina della disco music fosse una soluzione onorevole per un' artista che aveva sognato di diventare la nuova Mahalia Jackson. Così Donna Summer, la diva più seducente della dance, si isolò dal mondo, accarezzando l' idea del suicidio. «Fattore di rischio: depressione», scrissero i discografici nei loro dossier. Lei scomparve dalla circolazione, e il caso fu archiviato. La Summer ritorna in scena quest' anno, a 60 anni (da compiere il prossimo 31 dicembre), dopo 17 di assenza, con un album intitolato Crayons, nei negozi dal 6 giugno. Felicemente sposata a Bruce Sudano, suo fedele collaboratore, dal quale ha avuto due figlie, Donna è nonna di tre nipotini e vive a Nashville. «Non ho mai smesso del tutto di cantare. Un concerto qui, un' apparizione là, una serata di beneficenza. Ma avevo chiuso con l' idea della carriera, con l' ossessione delle classifiche, gli aspetti più logoranti del nostro mestiere. Avevo completamente perso il gusto di fare musica», racconta. «Se ho deciso di tornare, è perché ero stufa di cantare le solite cose, avevo bisogno di nuove canzoni, per non continuare tutta la vita a fare Love to love you baby». Già, la sua croce e la sua delizia, l' inizio di quella sorta di mercimonio tra lei e la musica. «Io non volevo cantarla. Perché lo feci? Mi costrinsero», protesta. «Avevo scritto una melodia senza parole, poi Giorgio Moroder e Pete Bellotte cominciarono a suggerirmi delle frasi sexy da infilarci dentro. Alla fine mi arresi, dissi che avrei fatto un demo, cominciai a sospirare, imitando la voce sexy di Marilyn Monroe, almeno quelle erano le mie intenzioni. Moroder esclamò: "è perfetta, perfetta così". Pensai fosse impazzito, non avrei mai potuto dare in pasto al pubblico quella... cosa». Una canzone di 17 minuti che rimase incastonata nel cuore degli anni Settanta e diventò un inno da discoteca. «Venti orgasmi uno dopo l' altro», scrisse il Time. In realtà era solo Je t' aime moi non plus con la febbre del sabato sera. «Io vengo da una famiglia religiosa. Mio padre e mia madre ci rimasero male», ricorda l' artista. «Anch' io ci ho messo un po' per metabolizzare il fatto che anche Love to love you baby ha il suo posto nella storia del pop. Era la cosiddetta disco era, un' epoca pazza in cui il ballo diventò l' elemento aggregante di un immenso popolo della notte che reclamava il proprio diritto allo stordimento e alla futilità». Una sola canzone bastò a farla prigioniera di un cliché da cui ancora stenta a liberarsi. Anche Bad girls, il doppio album che nel 1979 le regalò un immenso successo presso un pubblico più esigente (Hot stuff vinse il Grammy come miglior interpretazione rock), ripeteva l' eterna storia di Lili Marlene, e per l' occasione Donna fu fotografata per la copertina sotto l' inevitabile lampione. Un trionfo. «Mi trovai al centro di un fenomeno, senza averlo desiderato né immaginato. Cominciai a sentirmi vuota, sperduta. Sono una regina? Ok, e quale sarà il prossimo passo? Lì capii che il successo non è un punto d' arrivo, ma solo una fermata. Poi bisogna andare avanti, verso un capolinea che nessuno sa dov' è. Se la mia vita fosse rimasta appesa alla celebrità, oggi sarei una donna molto, molto depressa. Il nostro lavoro non è stato inventato per far star bene gli artisti, ma per far felice il pubblico, che di noi se ne infischia». E per ribadire la sua parziale estraneità al fenomeno che ha generato, in Be myself again canta: Lasciate che mi presenti, sono una donna che non avete mai visto. Forse mi ricordate da un' altra epoca, ma ero una che non sono mai stata. Intanto i Sudano continuano a vivere allegramente di show business. Bruce ha anche lui un disco in uscita, la figlia Brooklyn è un' attrice affermata e Amanda sta preparando un album con il duo Johnnyswim. «Può ascoltarla su myspace.com», dice fiera sua madre. «I giovani si stanno riprendendo la musica, la vendono su internet, trovano in rete i propri spazi e i propri fan. Noi eravamo condannati al piccolo club, molti talenti sono rimasti confinati nel quartiere. Io a otto anni avevo già deciso: farò la cantante. Nell' attesa, mi esercitavo in chiesa, ascoltando i dischi di Mahalia Jackson, della Streisand (con la quale nel 1979 cantò No more tears, ndr), della Callas». Per trovare un' opportunità, dovette volare in Europa (in Austria sposò l' attore Helmuth Sommer, dal quale ebbe la figlia Mimi. Dopo il divorzio, LaDonna Adrian Gaines decise di adottare il nome d' arte di Donna Summer). «Lì scoprii la magia del teatro. Lavorai con la Vienna Folk Opera e a Monaco feci parte del cast di Hair e di molti altri musical. Una palestra indispensabile». Dice che in questi anni non ha mai smesso di ascoltare musica. I suoi preferiti sono Bocelli («La sua voce mi fa sentire in pace»), Amy Winehouse, John Mayer, Madonna, Beyoncé e Rihanna. «Non ho paura d' invecchiare», dice. «La foto di copertina è solo un miracolo del computer. A star lontana dai riflettori ho imparato a non temere le rughe. L' idea del botox non mi sfiora. Non mi dica che anche l' Italia è preda di questa mania. Guardi Sophia Loren, è più bella adesso di allora». Sorprendentemente, la Summer non crede che Barack Obama sia il candidato ideale per la Casa Bianca. «Non ho idea per chi votare. Abbiamo bisogno di un uomo pronto a contrapporre il bene del paese agli interessi personali. Sfortunatamente le persone che hanno governato finora sono state più interessate a programmare il loro futuro di ex presidenti che gli affari di Stato. Deciderò all' ultimo. Dipendesse da me, insedierei un presidente democratico e un vicepresidente repubblicano, perché quel che è sempre mancata, negli Usa, è una vera opposizione».
e' molto interessante che abbiano pubblicato proprio sul gruppo editoriale L'Espresso, magari e' un ritorno redazionale di una campagna promozionale che la Sony fara' con il gruppo e quindi anche con Radio DJ ?! in ogni caso io ho mandato linkino anche a Linus...
>> E anche se vi irritero' dico : uno, dieci, cento Videtti ! Più se ne parla, meglio e'. SARA' LA MUSICA A MUOVERE ! >>
Uno, dieci, cento articoli su Repubblica andrebbero alla grande, ma riguardo a Videtti... No, thanks. Tu lo leggevi Rockstar nei primi anni '80? Te le sei godute le recensioni degli album di Donna firmate Peppe Videtti (che all'epoca era anche il direttore del mensile)? Di THE WANDERER arrivò a scrivere che "nessuno le aveva chiesto un impegno maggiore" (rispetto a BAD GIRLS) e concluse ironizzando sul fatto che il Signore non aveva ascoltato le preghiere di peccatrice redenta, visto che l'album non era riuscito... Per CATS WITHOUT CLAWS scrisse che era una cantante bamboleggiante, assolutamente priva di grinta. Qua non stiamo parlando di gusti musicali differenti, ma di astio, di cattiveria gratuita, di parzialità senza limiti.
>> E anche se vi irritero' dico : uno, dieci, cento Videtti ! Più se ne parla, meglio e'. SARA' LA MUSICA A MUOVERE ! >>
Uno, dieci, cento articoli su Repubblica andrebbero alla grande, ma riguardo a Videtti... No, thanks. Tu lo leggevi Rockstar nei primi anni '80? Te le sei godute le recensioni degli album di Donna firmate Peppe Videtti (che all'epoca era anche il direttore del mensile)? Di THE WANDERER arrivò a scrivere che "nessuno le aveva chiesto un impegno maggiore" (rispetto a BAD GIRLS) e concluse ironizzando sul fatto che il Signore non aveva ascoltato le preghiere di peccatrice redenta, visto che l'album non era riuscito... Per CATS WITHOUT CLAWS scrisse che era una cantante bamboleggiante, assolutamente priva di grinta. Qua non stiamo parlando di gusti musicali differenti, ma di astio, di cattiveria gratuita, di parzialità senza limiti.
Sì Sebastiano, io leggevo Rockstar e le recensioni che apparivano su Donna, così come quelle di tanti altri. Anzi, avendo sempre conservato tutto quello che riguardava la nostra, penso di avere ancora quegli articoli da qualche parte (così come, a dire il vero, quelli di Popster, di Ciao 2001, ecc).
Ho ancora ben perfettamente presente la rabbia e l'indignazione nel leggere certe cose, la totale mancanza di obiettività, talvolta addirittura quasi delle offese: ti ricordi la recensione dell'album realizzato da Quincy Jones? Là si derideva, si accusava di non avere senso della musica e di poter conoscere ed utilizzare soltanto quella di Moroder. E tutto ciò non per una critica all'album di per sé, ma solo per il fatto che Donna si era permessa di affermare sulla stampa americana che non era del tutto soddisfatta della realizzazione finale (e qui, magari, se ne potrebbe discutere... ma questo è un altro discorso).
Certo, è anche vero che già in occasione dell'uscita di Live and More Encore c'era stato un qualche ravvedimento.
il giornalista in questione, così come anche altri, è uno di quelli che ha sempre navigato sulla scia di mode o preconcetti che, nel caso di donna summer, vanno dal "non ha un filo di voce" al "bambolina nelle mani di moroder". vista la loro (sua) età è ben difficile che si rendano conto che in tutti questi anni non hanno capito un piffero (volevo dire cazzo ma ho detto piffero), o più semplicemente che la loro levatura di critici musicali è pari a zero. per loro donna summer è stata e rimarrà solo una losca figura di quart'ordine paragonata ai loro miti indiscussi -vedi aretha- e noi lasciamoglielo credere. in definitiva in america donna summer gode di ben altra popolarità presso la critica più blasonata,e soprattutto è un'artista trattata con estremo affetto e simpatia. tornando all'articolo in questione, ha lo stampo di un servizio di "cronaca vera", tutto sommato secondo me è meglio che repubblica continui ad occuparsi solo di veltroni & co.
Si Sergio, hai ragione: Videtti è sempre stato di parte, forse anche di più, e mi rode ancora x l'articolo su Aretha e Donna nel suo ghetto dorato della disco.music. Ma va anche detto che una pagina intera che parla di Donna (anche se non è una vera intervista e con "imperfezioni" biografiche) su Repubblica un pò di pubblicità la fa...o sbaglio??Videtti permettendo... ciao
Si Sergio, hai ragione: Videtti è sempre stato di parte, forse anche di più, e mi rode ancora x l'articolo su Aretha e Donna nel suo ghetto dorato della disco.music. Ma va anche detto che una pagina intera che parla di Donna (anche se non è una vera intervista e con "imperfezioni" biografiche) su Repubblica un pò di pubblicità la fa...o sbaglio??Videtti permettendo... ciao
ANDREA, SERGIO, LOUFLO, SEBMASTER, vi compremdo al 1000 per 100. Beppe Videtti e' la punta di un sistema piu' italiano che europeo, piu' europeo che mondiale, che necessita di una forza di avvio al NUOVO molto forte, hanno una grande inerzia iniziale motivata da varie ragioni e che molto spesso, come abbiamo ribadito più volte non gli fa compiere il loro vero mestiere di giornalista, non gll fa individuare nuovi fenomeni, nuovi stili interpretativi che con i decenni diventano GENERE. Non hanno il senso di cio' che sara'! Un limite grave ma non tombale per la Stampa in generale. A noi adepti bastino I GRAMMY e le dichairazioni su DONNA e il SUO GENERE di John Lennon e Brian Eno, che sono tra i Padri della Musica che hanno generato "l'amore per la musica" ai vari Beppe Vdetti e del loro folto lettorato. Noi siamo degli avangardisti, vediamo oltre, superiamo gli accordi di moroder fuori tonalita', superiamo (come ha scritto Il Capo Seba) con lo skip alcuni pezzi da cd quantomeno frettolosi, superiamo gli sgarbi musicali e gossipari creati da quegli addetti ai lavori che salirono sul carro vincente quando Donna era LA DIVA N.1, dalla quale non si poteva prescindere, sulla quale tutti dovevano dare e dire la loro, una Stella che in quel momento offuscava le divine del passato, Aretha compresa...Pensate come si senti' Beppe Videtti, Direttore Di Rockstar, quando venne a conoscenza del GRAMMY come miglior voce femimminile ROCK o quando ha letto sucessivamente su Billboard e sulle varie biografie originali: "Donna Summer was the first African American woman to earn a Rock Grammy. She has received 3 Rock nominations". L'Italia sta alla musica come gli USA al calcio. Un Campione di calcio quando peso da ad una critica isterica di un giornalista americano ? Donna fa lo stesso con i vari Videtti, facciamolo anche noi...Poi un po' di credito diamolo anche a Beppuccio nostro, quello che ci passa sulla storia della musica e' utile, e' un grande storiografico, si magari ha qualche ragnateluccia qua e la', ma spesso ci insegna (lo so Vi irriterete!) pezzi di passato importanti. Ho avuto la sensazione di qualche ragnateluccia anche sulle vostre considerazioni, Raga siamo noi il futuro, lo e' Donna, lo vuole essere, bando alle nostagie siamo quasi nel 2010 ! Fidatevi, superiamo il passato, non facciamo i pseudopolitici che ci arrivano quando oramai e' finito ! Videtti da una pagina a Donna e marchette perettendo, ringraziamolo ! Ben vengano uno, dieci, mille Videtti che si ripescano su Donna, in un momento dove non e' potente come madonna ! O no ? uscite editoriali cosi', anche dai piu' truci ex detrattori FANNO BENE! Poi mi fa un po' ridere pensarli smarriti, che si grattano il capino mal coperto da pochi capelli, che si domandano: "MA CHE GENERE E' DONNA SUMMER? disco, dance, rock, R&B, soul, gospel, ispirational, pop...?!?!? questa impossibilità di catalogarla li rende nervosi, e' piu' facile farla fuori...e allora scriviamo delle depressioni !" (anche perche' l'ammuffito gossip antiGay coi tempi che corrono Le potrebbe portare l'approvazione della massa !?!). NON SONO LE DEPRESSIONI presunte di Donna a spaventare i discografici (peraltro lo stato depressivo cronico e' tipico dei veri artisti) ma questa impossibilità di controllo... CARI VIDETTI METTETEVELO BENE IN TESTA ! DONNA SUMMER E' L'IVENTRICE DI UN NUOVO GENERE: il SIMPLY POSITIVE. Una musica che ti tira fuori, che dona serenita'. PUNTO. Ora considerando che nel 2008 Donna non puo' competere con la belta' delle varie Rihanna, Beyonce o Jennifer, non vuole piu' sgambettare impunemente come le varie Madonne, Janet o Kylie, e' giunto il momento di riconoscere le sue indubbie capacita' vocali, interpretative, creative e di riservarLe un posto nell'Olimpo di tutti i tempi come GREAT ARTIST al livello della Callas, della Loren della Streisand o di Mahalia Jackson, non a caso citate nell'articolo. Quello che resta al lettore di repubblica sono frammenti degli articoli... e tra dure note autobiografiche (tutte da verificare ovviamente !) restano gli accopiamenti dei Nomi, restano i livelli ! Ok, Videtti "deve lavari i panni in Arno" ma non si cospargera' mai il capo di sale ! Non scrivera' mai Donna e' grande come o piu' di Aretha, come fa, perderebbe tutta la sua credibilità, ma non vedete come snocciola tutti i dati importanti di Donna, elementi che danno l spessore dell'artista e poi la riabilita facendo rinnegare a Lei il proprio passato ! Come se ci dicesse tra le righe : " io Videtti avevo ragione, era lei una carciofara, che ha avuto molta fortuna! E ora e' Lei ha cambiare tutto ! MA NOI DI BUON SENSO SAPPIAMO CHE NON E' COSI', ma concediamogli il gioco, siamo molto Signori, CRAYONS sarà il disco di Donna piu' comprato dagli addetti ai lavori, da chi fa e ama la muscia. E' proprio con la lobby di Videtti che dobbiamo fare i conti e proprio dal suo pubblico arriveranno da buoni ultimi i nuovi fans di Donna Summer ! Del resto anchio oggi vado a comprarmi il mio primo CD di Mahalia Jackson !
>> E anche se vi irritero' dico : uno, dieci, cento Videtti ! Più se ne parla, meglio e'. SARA' LA MUSICA A MUOVERE ! >>
Uno, dieci, cento articoli su Repubblica andrebbero alla grande, ma riguardo a Videtti... No, thanks. Tu lo leggevi Rockstar nei primi anni '80? Te le sei godute le recensioni degli album di Donna firmate Peppe Videtti (che all'epoca era anche il direttore del mensile)? Di THE WANDERER arrivò a scrivere che "nessuno le aveva chiesto un impegno maggiore" (rispetto a BAD GIRLS) e concluse ironizzando sul fatto che il Signore non aveva ascoltato le preghiere di peccatrice redenta, visto che l'album non era riuscito... Per CATS WITHOUT CLAWS scrisse che era una cantante bamboleggiante, assolutamente priva di grinta. Qua non stiamo parlando di gusti musicali differenti, ma di astio, di cattiveria gratuita, di parzialità senza limiti.
SI ! leggevo tutto, anche i giornali stranieri ! TUTTO, per questo mi ha colpito poco un Beppuccio Videttuccio, piccolo piccolo...Poi dal 1991 al 1994 ho potuto parlare spesso con lui di Donna ! Gli ho rotto non poco le scatolucce con la mia logorrea... (che Voi Amici del forum tollerate ogni giorno!)
Tengo a precisare che per me l'articolone apparso su Repubblica é stata una manna (promozionale) dal Cielo. Detto questo, non posso dimenticare 4 stroncature tremende affibbiate agli album di Donna da un critico musicale - nonchè direttore - di quello che era il più importante mensile musicale italiano. Videtti per Donna provava un'antipatia particolare. Punto. Non solo dimostrava di non gradirne la musica, ma si preoccupava di mettere in ridicolo l'artista e di sminuirne le doti vocali. CATS WITHOUT CLAWS non é mai stato in cima alle mie preferenze, ma nemmeno un sordo avrebbe difficoltà a sentire la potenza e la bellezza della voce di Donna in canzoni come IT'S NOT THE WAY, THERE GOES MY BABY o OH BILLY PLEASE. Vogliamo parlare di THE WANDERER? Tu credi che se lo avesse inciso uno dei suoi cantanti preferiti Videtti non avrebbe gridato al miracolo per la varietà e la perfezione delle interpretazioni? E arrivare a ridicolizzare Donna per la sua conversione religiosa, invece di apprezzarne il coraggio e la sincerità? Ma stiamo scherzando?
Fulgido esempio di pubblicità comparativa (distruttiva) la recensione dell'album prodotto da Quincy Jones: "se decidete di comprarlo, ricordatevi che EVERY HOME SHOULD HAVE ONE di Patti Austin va comprato prima". Esilarante!
Anche a costo di sembrarti presuntuoso, non credo che le mie considerazioni siano affette da "ragnatele"... E ti assicuro che il mio amore per la musica non si ferma affatto al pianeta Donna.
Tengo a precisare che per me l'articolone apparso su Repubblica é stata una manna (promozionale) dal Cielo. Detto questo, non posso dimenticare 4 stroncature tremende affibbiate agli album di Donna da un critico musicale - nonchè direttore - di quello che era il più importante mensile musicale italiano. Videtti per Donna provava un'antipatia particolare. Punto. Non solo dimostrava di non gradirne la musica, ma si preoccupava di mettere in ridicolo l'artista e di sminuirne le doti vocali. CATS WITHOUT CLAWS non é mai stato in cima alle mie preferenze, ma nemmeno un sordo avrebbe difficoltà a sentire la potenza e la bellezza della voce di Donna in canzoni come IT'S NOT THE WAY, THERE GOES MY BABY o OH BILLY PLEASE. Vogliamo parlare di THE WANDERER? Tu credi che se lo avesse inciso uno dei suoi cantanti preferiti Videtti non avrebbe gridato al miracolo per la varietà e la perfezione delle interpretazioni? E arrivare a ridicolizzare Donna per la sua conversione religiosa, invece di apprezzarne il coraggio e la sincerità? Ma stiamo scherzando?
Fulgido esempio di pubblicità comparativa (distruttiva) la recensione dell'album prodotto da Quincy Jones: "se decidete di comprarlo, ricordatevi che EVERY HOME SHOULD HAVE ONE di Patti Austin va comprato prima". Esilarante!
Anche a costo di sembrarti presuntuoso, non credo che le mie considerazioni siano affette da "ragnatele"... E ti assicuro che il mio amore per la musica non si ferma affatto al pianeta Donna.
Hey MR. MUSIC, sappiamo perfettamente la tua cultura musicale, la si evince dal tuo lavoro su donnasummer.it assolutamente notevole ! e nessuno sta cercardo di sminuirla, anzi per il sottoscritto e per affinita' musicali mi dai 10 volte di piu' rispetto a qualsiasi altro giornalista musicale italiano. Chiarito cio quando parlavo di ragnatele pensavo a tutti noi riguardo questi vecchi rancori con chi ormai ha gia' dimostrato con una pagina intera su repubblica di volerli superare...e poi Donna stessa con i suoi meravigliosi mutamenti ci ha insegnato che bisogna mettersi sempre in discussione ! ammettiamolo ! la Donna di COME TO ME e' IMPARAGONABILE a quella di FORGIVE ME ! e in mezzo ci sono piu' di cento milioni di dischi venduti !!!cosa pretendiamo da un giornalista che guadagna con fatica la sua michetta! era un po invidioso?...tutto il mondo andava verso Donna e lui, loro erano antichi, fuori tempo, un po la stessa sensazione che proviamo oggi noi vedendo Donna fuori dai giochi ? Tu stesso Seba giudicavi Rockstar il miglior mensile italiano, ma come il miglior magazine diretto da un coglione ? Diciamo invece che la velocità di espressione di Donna puo' essere compresa da chi ha Cuore e Intelligenza due elementi che non tutti posseggono in abbondanza. THE WANDERER NON LO HA CAPITO ! DONNA SUMMER con la produzione di Quincy Jones, NON LO HA DIGERITO ! CON CATS WITHOUT CLAWS SI E' FINALMENTE VENDICATO ! E visto che ci tieni tanto a dare a Videtti un'importanza (sebbene negativa) che per me non ha, soprattutto riguardo Donna e il suo GENERE, ti ricordo che il Videtti come altri ci serve !!! Lui in Italia ha una audiece di 1.000.000 di lettori, che lo comprano e lo seguono, oggi Donna viene ascoltata da altrettanti seguaci ? APRIAMOCI AMICI E ACCETTIAMO QUESTI FIGLIUOL PRODIGHI...
seb, ovvio che l'articolo in questione sia una manna, anche se dovesse far vendere una sola copia del cd in più.....è solo che l'antipatia che provo sia per videtti che per quell'altro mezzo deficiente di puzzato fegiz scatena ogni più sordido istinto....
Mai detto che Videtti fosse un coglione. Attenzione. Lui magari di musica se ne intende - quando vuole - ma scrivere per anni lasciandosi trascinare da antipatie personali e pregiudizi é tutto fuorchè professionale e corretto, concedimelo.
Della sua opinione su Donna come cantante non potrebbe fregarmene di meno, ma il modo in cui la trattava era oltraggioso e - sfortunatamente - veniva letto da molti appassionati di musica. Non dimenticare questo piccolo dettaglio: Videtti non vomitava assurdità su Donna Summer tra gli amici in un bar, ma dalle pagine di un mensile piuttosto quotato. In altre parole, il suo danno l'ha fatto.
E a questo punto, per quel che mi riguarda, ENOUGH!
Mai detto che Videtti fosse un coglione. Attenzione. Lui magari di musica se ne intende - quando vuole - ma scrivere per anni lasciandosi trascinare da antipatie personali e pregiudizi é tutto fuorchè professionale e corretto, concedimelo.
Della sua opinione su Donna come cantante non potrebbe fregarmene di meno, ma il modo in cui la trattava era oltraggioso e - sfortunatamente - veniva letto da molti appassionati di musica. Non dimenticare questo piccolo dettaglio: Videtti non vomitava assurdità su Donna Summer tra gli amici in un bar, ma dalle pagine di un mensile piuttosto quotato. In altre parole, il suo danno l'ha fatto.
E a questo punto, per quel che mi riguarda, ENOUGH!
ENOUGH IS ENOUGH, hai ragione, ma dopo 17 anni LEI RITORNA !!! AHHHH e alla grandissima !!! e chi la dura la vince ! Dei coglioni ai giornalisti e agli addetti ai lavori che ancora non la capiscono e ancora la disprezzano glielo do io ! URLANDOGLIELO in tutti i modi dal vivo, al telefono, on line, off line, negli uffici, nelle redazioni e si, se serve anche al bar !!! E il MIO GIUDIZIO VALE ! Il nostri giudizi valgono ! Se vogliamo possiamo volare molto oltre ai quattro amici in un bar... e un un esempio sei tu Sebastiano con DONNA SUMMER TIME !
SI ! leggevo tutto, anche i giornali stranieri ! TUTTO, per questo mi ha colpito poco un Beppuccio Videttuccio, piccolo piccolo...Poi dal 1991 al 1994 ho potuto parlare spesso con lui di Donna ! Gli ho rotto non poco le scatolucce con la mia logorrea... (che Voi Amici del forum tollerate ogni giorno!)
Non sai quanto mi piacerebbe sapere cosa gli hai detto... e cosa ti rispondeva! E questo senza nessun astio, semplice curiosità
SI ! leggevo tutto, anche i giornali stranieri ! TUTTO, per questo mi ha colpito poco un Beppuccio Videttuccio, piccolo piccolo...Poi dal 1991 al 1994 ho potuto parlare spesso con lui di Donna ! Gli ho rotto non poco le scatolucce con la mia logorrea... (che Voi Amici del forum tollerate ogni giorno!)
Non sai quanto mi piacerebbe sapere cosa gli hai detto... e cosa ti rispondeva! E questo senza nessun astio, semplice curiosità
i primi tempi durante semplici telefonate, tra vari argomenti, divagavamo sui gusti personali e ovviamente non sfoderavo totalmente le mie passioni, mi faceva un po soggezione, lui comunque e' un vero esperto, giornalista, autore RAI, direttore, poi conoscendoci meglio e con un po' di confidenza si e' instaurato un rispetto reciproco e una certa fiducia, ci siamo serviti, credo abbia rivalutato molto il livello di chi e' cresciuto a pane e discomusic, ha capito che sotto la leggerezza di certi gesti c'era molto di più, una positivita' che mancava alla sua generazione, una certa creativita', contenuti che sono anche nella produzione di Donna, in relazione a Lei come artista il suo accanimento non me lo ha mai esternato, per me era una parte da recitare sulla carta stampata, ma di persona non la considerava meno di altre stars internazionali, non so se lo facesse per una forma di rispetto reciproco...i dialoghi precisi non li ricordo, sono passati piu'di quindici di anni. Ma il ricordo e' sereno, di dialogo, anzi a Videtti piace molto la Black Music in generale. Lo risentiro' tra poche settimane a Roma e ovviamente avro' occasione di approfondire con gli ultimi sviluppi strepitosi di Donna e poi ti faro' sapere...
Diciamo che hai fatto un bel lavoro, con la "conversione" di Videtti, ma per essere completa ed "espiare" al danno subito, esigiamo un inserto speciale su Repubblica..7 o 8 pagine possono bastare, con approvazione "tua" e correzione di imperfezioni biografiche...che dici??E foto di Videtti in ultima pagina stile febbre del sabato sera?? E ora basta Videtti, enough is enough...Buona giornata a tutti
Niente da dire su Videtti infatti... In quegli anni compravo anch'io Rockstar e lui con le sue recensioni mi ha fatto scoprire delle ottime cose: Chaka ed Aretha per esempio le conoscevo poco e grazie a lui le ho scoperte e seguite negli anni. Non ho mai capito questo astio nei confronti di Donna che, inutile dire, ha dimostrato di essere una grande gia' dall'inizio della carriera. Sembrerebbe veramente che avesse ai tempi (e mi auguro non abbia piu') proprio un problema personale con lei. Ancora adesso mi ricordo le recensioni su Donna Summer e Cats Without Claws... Allucinanti!
comunque io la considero acqua passata
la signora e' tornata in gran forma e questa l'unica cosa che conta....
PS: scusate, non mi sono presentato. Mi sono riiscritto ora anche se seguo questo sito da anni ovviamente (al solito complimenti Sebastiano per l'eccellente lavoro)
penso che d'ora in avanti mi faro' sentire spesso. Questo forum mi e' sempre piaciuto, come tutto il sito del resto. Come ho gia' scritto prima hai fatto e continui a fare un ottimo lavoro...